Che dire? C'è tanto grigio in questo libro, tanto più grigio quanto più emanato da un adolescente, che come tale dovrebbe essere più vitale, luminoso, ... o forse no. In fondo l'adolescenza è un periodo difficile. Tuttavia, quello che mi è rimasto di questo libro, che ho letto abbastanza volentieri, è che nella vita non si sa mai, persone che reputi distanti mille miglia da te, che (pensi) non hanno niente a che spartire con te, possono rivelarsi, all'improvviso, addirittura risolutive dei propri drammi interiori, dei propri complessi, delle proprie battaglie quotidiane. Il libro parte quindi grigio, ma alla fine il sole, tramontando, riesce a trovare una striscia d'azzurro da cui proiettare i suoi raggi prima di andare a dormire, preparandosi per un giorno davvero nuovo.
Voto: 7/10
domenica 7 ottobre 2012
Recensione del 7 ottobre 2012
"Dammi una lametta che mi taglio le vene", questa la vecchia canzone che riecheggia nella mia mente mentre, armata di buona volontà e per amor di completezza, cerco di portare a termine la lettura di questo "calcio sui co...i", come la Mazzantini stessa direbbe. Si, perché per tutto il libro usa un linguaggio davvero volgare, non proprio da signora fine e delicata come lei sembra essere: "merda" di qua, "cazzo" di là, e via dicendo. Probabilmente queste parole debbono fare da condimento a una storia squallida di coppia fallita, ambientata nella capitale di oggi. Due disinnamorati, spenti e stanchi si rivedono dopo la disfatta matrimoniale a un ristorante, e anche se alla fine, nelle ultimissime pagine, compare un tocco di creatività (?) e di luce, tutto il libro va avanti tipo "e quella volta che abbiamo fatto l'amore di qua", "e l'altra volta che abbiamo litigato prima di partire", "e quella volta che ...", ... e che palle, dico io! Un libro deve staccarci dalla realtà e intrattenerci in maniera piacevole, deve intrigarci, roba che non vedi l'ora di trovare dieci minuti liberi per tornare alla lettura. Uno già fa un'esistenza in cui cerca di arrabattarsi per vivere al meglio, ti pare che poi si spara una simile purga! Cara Mazzantini, dopo "Non ti muovere", sto ancora aspettando un tuo buon libro.
Voto: 4/10
Voto: 4/10
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