sabato 17 aprile 2010

Uccellini in gabbia


Ieri sera sono uscita con mio figlio a fare due passi; siamo andati in un centro commerciale vicino casa, abbiamo visitato il negozio delle caramelle, quello dei giocattoli, e infine quello degli animali. Dopo i cuccioli di cane, di gatto, di topo, i vari pescetti dentro gli acquari e le tartarughe, siamo arrivati alle gabbie degli uccellini: mi ha colpito una di queste, e sono rimasta ad osservarla quasi ipnotizzata. Lunga poco più di un metro, intervallata da tre aste disposte trasversalmente, vi erano tre uccellini. Uno di questi volava dall'asta di destra a quella di sinistra, dall'asta di sinistra a quella di destra, dall'asta di destra a quella di sinistra, dall'asta di sinistra a quella di destra, ... il mio sguardo rimbalzava dall'asta di destra a quella di sinistra e viceversa, mentre il mio cuore si stringeva, e riflettevo sulla libertà, ma soprattutto sulle sue limitazioni:

la mancanza di libertà è il non poter esprimere appieno le proprie capacità, è il poter potenzialmente volare fra due aste distanti chilometri, ma essere inibiti a farlo, è essere costretti ad arrugginirsi, ad atrofizzarsi perchè non ci sono sufficienti spazi di azione.

La libertà è la possibilità di fare quello per cui si è nati, è la possibilità di essere sè stessi, di vivere.

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