giovedì 31 gennaio 2008

la bruttura delle città

Ieri pomeriggio ho visto un servizio in TV su una signora anziana aggredita da due cani randagi, stava andando in palestra, città di Bologna: mi ha colpito lo squallore del posto dell'aggressione, il cortile della palestra, uno sterrato immenso, un grande container piatto (la palestra, credo), accanto un recinto rimediato con dentro delle lamiere e altre ferraglie ammassate una sull'altra, in fondo alti casermoni residenziali, uno appresso all'altro.
Mi è quindi venuta in mente la sensazione spiacevole (per usare un eufemismo) che provo quando esco qui a Roma, sia al Tuscolano dove vivo che in zona San Giovanni, o anche in alcune zone dell'Eur dove lavoro; i marciapiedi sporchi di tutto e pieni di buche e fango, i muri luridi, scarabocchiati, con stracci di carta penduli, i palazzoni alti e brutti che ti privano del sole, della luce, dove gli intonaci sono anneriti dallo smog, i balconi scarni, le poche piante rinsecchite, i panni di biancheria intima coraggiosamente appesi sul filo, vecchie biciclette in disuso buttate su un angolo, e poi le strade intorno quasi invisibili a causa delle innumerevoli auto parcheggiate in doppia fila, sulle strisce pedonali, di fronte alle rampe per carrozzine e passeggini, e poi l'aria, quest'aria che ti inibisce il respiro, ti fa chiudere i polmoni come autodifesa, mentre guardi il tuo bimbo sul passeggino, il naso all'altezza dei tubi di scappamento che sfrecciano lasciando scie velenose. Roma, insieme a Milano, è la città dove il prezzo degli immobili è il più alto d'Italia, buchi di pochi metri quadri, a volte seminterrati, costano spesso oltre il miliardo di vecchie lire solo perchè si trovano vicino ad una squallidissima stazione della metro, o vicino alla commerciale e centrale Tuscolana o Appia dove si concentra la vita (?) della città.
Ci indebitiamo tutti, pagando mutui a vita, con le conseguenti rinunce quotidiane, per vivere in uno schifo del genere!
Ma siamo usciti pazzi??!

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