Ci vuole così poco a far felice un bambino:
una bella manciata di coriandoli in mano, un attimo di sospensione, uno scambio di sguardi di attesa, e poi:
“Pronti, partenza, … viaaaaa!!!”,
il pugno di coriandoli vola verso l’alto compatto, per poi disintegrarsi nella caduta trasformandosi in una lenta pioggia colorata che ci avvolge silenziosa, mentre il bambino urla eccitato.
“Ancora, ancora!”,
e via con un nuovo pugno di coriandoli.
Come sono belle le gioie dei bambini, così semplici e pur così intense.
mercoledì 6 febbraio 2008
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2 commenti:
Ed è altrettanto gioioso osservare le gioie dei bambini
Ale non sapevo del tuo blog.
Mi piace e soprattutto l'ultimo post.
Pure perchè adesso inizio a capire anche io il linguaggio dei bimbi
Ciao
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